Pasqua in tavola: le origini pagane e cristiane ed i simboli delle sue delizie

Le uova

Il simbolo per eccellenza della Pasqua è senz’altro l’uovo che quando è di cioccolato, ha origini moderne, ma se è dipinto e decorato deriva da tradizioni pagane. In antichità esso veniva scambiato quale dono durante le feste primaverili, quale simbolo di fertilità e di rinascita. Gli antichi romani, come rito propiziatorio per un buon raccolto, seppellivano un uovo dipinto di rosso sotto terra nei campi. E dunque, l’uovo riappare nella tradizione cristiana ancora una volta come simbolo di rinascita dell’umanità, cioè Cristo risorto. Come dall’uovo nasce un pulcino, Gesù esce dalla sua tomba. Inoltre, la pietra rotolata via dal sepolcro di Cristo, prese la forma di uovo proprio alludendo alla rinascita.  Una leggenda riguardante Maria Maddalena dice che dopo la morte e la resurrezione di Gesù lei, facendosi invitare ad un banchetto dall’imperatore Tiberio, avrebbe proclamato la resurrezione di Nostro Signore. Aveva un uovo in mano e l’imperatore ridendo disse che la resurrezione di Gesù era probabile come l’uovo che teneva in mano diventasse rosso. E così fu!

Infatti in Oriente Maria Maddalena  è anche venerata come colei che avrebbe “inventato” l’uovo di Pasqua, e molte icone la rappresentano mentre tiene un ovetto rosso invece del tradizionale vaso di unguento.